Ritratto di Marcella Mencherini
Nata ad Arezzo e figlia d'arte, avendo ricevuto stimolo e impulso dalla madre Rosa Antonelli, apprezzata pittrice, Marcella Mencherini, mossasi nel vivace universo pittorico Toscano, ha attinto da quell'ambiente l'amore per l'arte e in particolare, per la pittura che l'accompagna nella sua attività artistica. Ad essa infatti ha dedicato una parte notevole della sua attività, dividendosi tra gli studi giuridici, politici e storici, fulcro della sua formazione culturale e professionale e le tele, le sanguigne i pennelli, fedeli compagni e testimoni delle sue emozioni. Dalla sua prima mostra a Firenze, ha tenuto personali in varie città d'Italia e all'estero. E' stata poi presente in importanti collettive, ottenendo riconoscimenti e premi. L'incontro relativamente recente con l'aeropittura ha aperto un nuovo orizzonte nella sua esplorazione artistica, vissuta come una bella ed avvincente avventura.
UN' AEROFUTURISTA DEL 2000
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Marcella Mencherini "Aerofuturista del 2000". Così è stato scritto di lei e lei si riconosce in questa definizione perché, accostandosi al mondo del volo nella sua totalità e quindi anche nelle sue espressioni artistiche, ha avuto modo di approfondire la conoscenza di quella felicissima stagione dell'arte italiana costituita dall'aeropittura degli anni trenta, trovando in essa motivi di riflessione su imprese epiche poco riportate dai libri di storia e dall'informazione in genere, nonché motivi di grande affinità col suo modo di sentire l'espressione dell'arte, attraverso un dinamismo di linee che supera una concezione statica della rappresentazione del reale. Ma allo stesso tempo l'esigenza di esplorare la realtà per travalicarne l'apparenza, l'ha spinta a ricercare nei tempi nuovi forme espressive che meglio l'aiutassero a rappresentare artisticamente le tematiche del mondo contemporaneo, ivi incluso quello del volo.Tutto ciò appare evidente a chi ripercorre l'intera sua produzione artistica, come è stato per i visitatori della personale della pittrice tenuta a Vigna di Valle alla presenza dell'allora capo di SMA gen. S.A. Sandro Ferracuti nell'ottobre del 2002. Fu proprio in quell'occasione che Marcella ebbe modo di chiarire quelle che sono le linee conduttrici del suo percorso artistico, ricordando in particolare le prime perplessità a tradurre in immagini pittoriche la macchina-aereo, che sembrava avesse poco a che fare con i motivi ispiratori dell'arte, che traggono linfa e necessità dai sentimenti più intimi dell'animo umano, siano essi frutto di sofferte esperienze personali o di luminose ed esaltanti visioni della fantasia, che travalicano la realtà nella inesauribile ricerca di ciò che va al di là della sua stessa apparenza.....segue